Essendo dalla parte degli artisti, com'è naturale, sono sempre affascinata dall'idea di ripercorrere il processo creativo che ha portato all'opera e comprendere, quanto più possibile, il rapporto che lega l'artista alla sua ricerca, alla sua visione, ai suoi codici richiamati nell'opera... alla memoria lontana che affiora e riporta all'evidenza processi già archiviati o del tutto sconosciuti ed imprevedibili.
Questo accade ogni volta che un artista è invitato ad esporre a Ca’ Cornera il lavoro frutto della sua personale esperienza del Delta del Po, spesso dopo reiterate immersioni nel paesaggio...egli propone punti di vista diversificati, illusioni, o anche talvolta semplicemente appunti e considerazioni.
Ecco, il paesaggio comunque appare, emerge come presenza latente e costante, come ricordo e confronto con altre visioni... Questi pieni e questi vuoti di Siroli (trittico della terra) sono incisi nella coscienza e non serve più vederli per sentire la loro presenza... sono incisi ben al di là dello sguardo!
Il paesaggio è vitalità, esperienza della natura, evidenza dello spazio e, per Siroli, è sempre uno stimolo profondo dei sensi.
Aprile 2017 | Laura Gavioli |
« Torna alla scheda dell'evento